Whole Body access

Ultima modifica: 01/08/2023

Se lavorate nel settore della sicurezza macchinari, prima o poi vi imbatterte nel termine “Whole Body Access”.

È una terminologia relativamente nuova e indica il rischio che una persona rimanga all’interno di uno spazio protetto e non venga rilevata. La macchina può riprendere a svolgere il suo ciclo di lavoro e la persona corre il rischio di essere colpita da elementi mobili con forza e/o velocità elevate. Il termine è anche utilizzato per indicare la possibilità di entrare con il corpo attraverso un’apertura. Il focus è però sul primo aspetto.

Vi sono 2 rischi associati con il Whole Body Access:
– Il problema di non riuscire ad uscire dallo spazio protetto e di … morire di fame
– Il rischio di avviamento inatteso, ovvero di essere all’interno e di venire colpiti da parti del macchinario che si avviano in modo inaspettato.

Per il primo aspetto, si può dotare il macchinario di chiavi personali che l’operatore estrae prima di accedere all’area. Tali chiavi devono impedire il blocco apertura degli accessi della zona protetta. E’ possibile anche dotare la porta di sbocco dall’interno. 

Per il secondo aspetto è possibileimplementare la funzione di reset come funzione di sicurezza e posizionare il pulsante o i pulsanti in posizioni dalle quali è visibile l’intera area pericolosa del macchinario. Per ridurre il rischio, è anche possibile installare dei dispositivi di rilevamento automatico delle persone (Laser Scan o Radar Safety)..

La terminologia Whole Body Access si trova al momento solo all’interno delle norme ANSI B11 (B11.0 e B11.19) ma prossimamente apparirà anche nelle ISO. Una delle prime norme ad adottare questo termine sarà la ISO 14119, attualmente in fase di revisione (DIS Stage), la nuova versione verrà ufficializzata nel 2023. La seconda norma è la ISO 11161, la quale sarà pubblicata probabilmente nel 2023.

Inoltre, per sottolineare l’importanza del concetto di “Whole body access”, sì è deciso a fine 2021 di scrivere una norma di tipo B dedicata. Sarà la ISO 12895 e vedrà la luce entro la fine del 2023.

Sicurezza nella robotica collaborativa
Non esiste un "robot collaborativo". Questa è una delle prime dichiarazioni di chi lavora nella robotica collaborativa. Il motivo è che ...