Ultima modifica: 03/11/2023
Mantenere una macchina in condizione d’arresto, mentre sono presenti persone nelle zone pericolose, è una delle condizioni più importanti per l’utilizzo in sicurezza dei macchinari e, di conseguenza, uno dei principali obiettivi dei costruttori e degli utilizzatori.
Nel passato, i concetti di “macchina in funzione” e di “macchina arrestata” non erano ambigui. Una macchina era:
- “in funzione” quando i suoi elementi mobili o alcuni di loro erano in movimento;
- “arrestata” quando i suoi elementi mobili erano a riposo, in assenza di energia.
L’automazione ha reso le relazioni tra “in funzione” e “in movimento” da un lato e tra “arrestata” e “a riposo” dall’altro lato, più difficili da definire. L’automazione ha anche aumentato il rischio di avviamenti inattesi e si sono verificati numerosi incidenti in cui le macchine, arrestate per eseguire lavori di diagnostica o azioni correttive, si sono riavviate in modo inatteso.
La norma di riferimento è la ISO 14118: “Sicurezza del macchinario – prevenzione dell’avviamento inatteso“, la quale definisce le metodologie da utilizzare affinchè l’accesso a zone pericolose del macchinario (safeguarded space) avvenga in condizioni di sicurezza.
In generale, va adottata la metodologia dell’Energia Zero. Ovvero l’operatore accede a parti pericolose del macchinario neutralizzando tutte le energie; questo si traduce nel sezionare l’energia elettrica mediante i dispositivi indicati dalla EN 60204-1 e mandare a scarico quella pneumatica e idraulica. Se applicabile, va chiusa l’alimentazione del gas a forni e generatori di calore. Altre energie, oltre a quelle sopra elencate, potrebbero essere presenti nel macchinario: in generale, tutte le energie vanno messe a zero.
Questo tuttavia non è sempre possibile:
[ISO 14118: 2017] 4.3 Altri Mezzi per Prevenire l’avviamento inatteso (accidentale).
Se l’utilizzo dell’isolamento manuale e della dissipazione di energia non è appropriato per interventi brevi frequenti, il progettista deve fornire funzioni a comando automatico aggiuntive (vedere punto 6) per prevenire l’avviamento inatteso.
Questo è il motivo dell’importanza della suddetta norma. Uno dei punti aggiunti nella nuova edizione è il seguente passaggio:
[ISO 14118: 2017] 6.3.2 Comando di arresto ad effetto mantenuto generato da un dispositivo di comando di arresto (livello A)
Il sistema di comando deve essere progettato in modo tale che i comandi di arresto dal dispositivo di comando di arresto abbiano la precedenza sui comandi di avviamento. Per prevenire un avviamento inatteso (accidentale) causato dalla generazione accidentale di comandi di avviamento (compresi quelli generati all’interno del sistema di comando stesso), il comando manuale di arresto (o il dispositivo di comando di arresto) può essere bloccato nella posizione FERMO/ARRESTO. In base alla valutazione del rischio, il bloccaggio nella posizione di FERMO/ARRESTO può essere ottenuto mediante:
– un dispositivo di comando di arresto a ritenuta o a chiave che applica un comando di arresto ad effetto mantenuto fino a quando il dispositivo è ripristinato manualmente;
Nota: La funzione di arresto di emergenza non può essere considerata una misura di prevenzione di avviamenti inattesi come descritto nella ISO 12100 (vedere anche punto 4.1. 1.2 della ISO 13850:2015).
In altri termini è scorretto attivare il pulsante d’emergenza per accedere alle parti pericolose del macchinario allo scopo di far manutenzione.
Sono invece consentite, ed è una buona soluzione, l’utilizzo di chiavi interbloccate (Trapped Keys)