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ANSI B11.0: Sicurezza dei Macchinari

Sicurezza dei Macchinari

Ultima modifica: 19/05/2023

Questa norma di tipo A si applica a tutti i macchinari nuovi, esistenti, modificati o ripristinati, che sono impiegati per effettuare lavorazioni di materiale mediante taglio, formatura, pressione, tecnologie elettriche, termiche o ottiche, laminazione o una combinazione di questi. Ciò include anche l’equipaggiamento impiegato per trasferire il materiale o per l’attrezzaggio, comprese le apparecchiature per assemblare/smantellare, ispezionare o testare, o per imballare. L’equipaggiamento associato, compresi i controllori logici e il software, è considerato una parte del macchinario industriale.
Questo può essere una singola macchina o un sistema di macchinari.

Nota informativa 1: per migliorare la lettura, i termini “macchina”, “macchinario”, “macchina utensile” o “sistema di macchinari” sono usati in modo intercambiabile attraverso il documento, sia in forma singolare che plurale.
Nota informativa 2: un sistema di macchine è un raggruppamento sistematico di uno o più macchinari industriali non portatili durante il funzionamento operativo e comprendente qualsiasi materiale associato per la gestione, manipolazione, verifica, misura o ispezione dell’equipaggiamento.
Nota informativa 3: vedere ANSI B11.20 per ulteriori informazioni sui sistemi di produzione integrati.

Questa norma specifica la terminologia di base, i principi e la metodologia per raggiungere la sicurezza nella progettazione e nell’utilizzo della macchina. Specifica i principi dell’analisi e della riduzione del rischio per aiutare i progettisti e gli utilizzatori della macchina per raggiungere questo obiettivo. Questi principi sono basati sulla conoscenza e sull’esperienza nella progettazione e nell’utilizzo della macchina, sugli incidenti verificatisi e sui rischi associati alla macchina. Le procedure sono descritte al fine di identificare i pericoli, stimare e valutare i rischi durante le fasi più rilevanti del ciclo di vita della macchina ed eliminare i pericoli o fornire delle misure per ridurre sufficientemente i rischi. Sono inoltre fornite indicazioni in merito alla documentazione e alla verifica del processo di analisi e riduzione del rischio.
Altri settori dell’industria possono beneficiare di questa norma. Una valutazione dei rischi può essere richiesta per determinare se una norma specifica di un macchinario (norma di tipo C) copre tutti i rischi associati con l’applicazione.
Quando è presente una norma di tipo C, i requisiti di tale norma solitamente sono applicati. Variazioni dai requisiti espressi dalla norma di tipo C devono basarsi eventualmente su una valutazione dei rischi documentata.

Nota informativa 1: vedere paragrafo 6 per ulteriori informazioni sulla valutazione dei rischi.
Nota informativa 2: vedere 7.16 per esempi di macchine aventi una norma specifica.

Una nuova edizione dello standard è stata pubblicata nel 2020. GT Engineering ha partecipato alla sua stesura. Nel 2022 é iniziata l'attività di aggiornamento della norma.

Analisi e riduzione del rischio

Nell’Allegato A la norma descrive in dettaglio l’approccio tipico alla riduzione del rischio nelle macchine, utilizzato negli Stati Uniti e in Canada.

La selezione delle misure di riduzione del rischio può essere illustrata in due modi. In primo luogo c’è la tradizionale sequenza di controlli illustrata qui.

Tuttavia, nella letteratura sulla sicurezza sono disponibili molte varianti di questa sequenza di azioni. Una metodologia più recente di questi step è denominata approccio a due fasi, mostrata nell’immagine accanto.

La “Fase 1” comprende due azioni con l’obiettivo di eliminare il/i pericolo/i oggetto di analisi.

La seconda fase, “Fase 2“, prevede cinque azioni che devono essere implementate con un approccio equilibrato per raggiungere l’obiettivo desiderato, ovvero ridurre a un livello accettabile tutti i pericoli o i rischi rimanenti oggetto di valutazione.

Lo stesso metodo può essere rappresentato con il più noto metodo a 3 fasi della ISO 12100, presente anche nella B11.0 e rappresentato nella figura seguente.

C’è un aspetto importante da considerare: sul lato destro del diagramma è rappresentata sia la probabilità di danno che la sua gravità. Come si può vedere, applicando i diversi metodi di riduzione del rischio, a ciascun metodo è associata una riduzione della probabilità del danno, ma non della gravità! Solo l’implementazione di “Metodi di progettazione intrinsecamente sicuri” riduce la gravità del danno, ma nessun controllo ingegneristico o metodo di riduzione del rischio basato sulle informazioni riduce la gravità del danno.

Questo è il motivo per cui nella nuova edizione della ISO 12100, che è ancora in fase di sviluppo nel 2023, il termine “misure di protezione“, che per definizione riducono la gravità di un danno, sarà sostituito da “misure di riduzione del rischio“, utilizzato già negli standard B11.

Le misure di riduzione del rischio sono mezzi per eliminare i pericoli o ridurre i rischi. Pertanto, l’acqua glicolica nelle presse di forgiatura è un tipo di riduzione del rischio mediante progettazione intrinsecamente sicura, mentre uno spazio protetto con una porta interbloccata è un tipo di riduzione del rischio mediante misure di controllo ingegneristico (linguaggio B11) o di protezione (linguaggio ISO 12100).

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