Determinazione del PL richiesto (PLr ) in riferimento alla ISO 13849-1

Ultima modifica: 22/08/2023

L’Allegato A della norma ISO 13849-1 può essere usato per determinare il Performance Level richiesto di una funzione di Sicurezza: il cosiddetto PLr. Il metodo è applicabile solamente per Funzioni di Sicurezza in modalità High Demand.

L’Allegato A è un allegato informativo: ciò significa che possono essere usati anche altri metodi; per esempio, quello della IEC 62061.

Prima di tutto, è importante dire che il metodo descritto nell’Allegato A ha una soggettività intrinseca; non è uno strumento ingegneristico ma è piuttosto un modo qualitativo per dichiarare il livello di Affidabilità di un Sistema di Sicurezza. Questa è la ragione per cui l’Allegato A presente sia nella ISO 13849-1 che nella IEC 62061 è un documento Informativo.

Le norme armonizzate della Direttiva Macchine forniscono una presunzione di conformità ai RES; gli Allegati Informativi non sono considerati a questo proposito.

Indipendentemente dal metodo usato, è importante che la valutazione venga fatta da un team composto da collaboratori di diverse discipline: come persone dai dipartimenti meccanico e elettrico, il commissioning, il servizio, ecc. Fare riferimento all’Allegato C della norma B11.0 [45]. Se il team è competente, c’è un’alta probabilità che il livello di affidabilità della specifica Funzione di Sicurezza sia quello corretto. Potreste aver giocato all’attività di teambuilding del Moon Landing. In sostanza, dovete classificare l’importanza di 15 oggetti che potete portare con voi, per sopravvivere sulla Luna. Oggetti che vanno da una scatola di fiammiferi fino a due bombole di ossigeno di 50 kg. Ogni componente del team realizza la sua classifica e, dopo di che, devono preparare una classifica comune. Quello che risulta, normalmente, è che il giudizio del team è meglio del giudizio di ciascun membro. Lo stesso succede anche con la determinazione del performance level richiesto (PLr) di una funzione di sicurezza.

 

Parametri di rischio

Il metodo si basa sulla stima di 3 parametri:

  • Severità dell’infortunio (S):

S1: lieve (normalmente un infortunio reversibile);

S2: seria (normalmente un infortunio irreversibile o la morte).

  • Frequenza e/o esposizione al pericolo (F):

F1: raramente o poco spesso e/o tempo di esposizione basso;

F2: frequente o continuo e/o tempo di esposizione lungo.

  • Possibilità di evitare il pericolo o limitare il danno (P):

P1: possibile sotto specifiche condizioni;

P2: scarsamente possibile.

La combinazione dei parametri permette di determinare il Performance Level Richiesto (PLr).

Il principio è che, più alto è il rischio da ridurre dalla Funzione di Sicurezza, più alto è il Performance Level richiesto.

 

S: Severità del danno

Per prendere una decisione tra S1 e S2, si può anche fare riferimento alle indicazioni fornite dalla Direttiva Rapex (§4.7). per esempio, lividi e/o lacerazioni senza complicazioni possono essere classificati come S1, mentre amputazione o morte come S2.

F: Frequenza e/o tempo di esposizione al pericolo

Il parametro frequenza dovrebbe essere scelto in base alla frequenza e alla durata di accesso al pericolo. In caso di nessun’altra giustificazione, se la frequenza è più alta di una volta ogni 15 min, F2 dovrebbe essere scelta. F1 potrebbe essere scelta se il tempo di esposizione accumulato non supera l’1/20 del tempo di funzionamento totale e la frequenza non è più alta di una volta ogni 15 min.

Solo per dare un esempio, se consideriamo una macchina con avvolgimento manuale il cui operatore deve ciclicamente raggiungere la zona di carico, F2 è chiaramente la scelta appropriata. Per un centro di lavoro che opera automaticamente, si può selezionare F1.

P: Possibilità di evitare pericoli o limitare il danno

È importante sapere se l’evento pericoloso può essere riconosciuto prima che possa creare danno o evitato. Aspetti importanti che influenzano la scelta del parametro P includono:

  • Velocità con cui si presenta il pericolo (per esempio velocemente o rapidamente);
  • Possibilità di evitare il danno (per esempio scappando);
  • Esperienze precedenti correlati alla macchina;
  • Se gli operatori sono formati e adatti;
  • Se i macchinari funzionano con o senza supervisione.

Quando si verifica un pericolo, P1 dovrebbe soltanto essere scelta se esiste una realistica possibilità di evitare un pericolo o di ridurre significativamente il suo effetto; altrimenti P2 deve essere scelto. Nella nuova edizione della ISO 13849-1 viene illustrata una metodologia che può essere seguita per decidere il parametro corretto fra P1 e P2.

Il grafico in figura 4.11 {4.6.1.3.1} mostra il percorso da seguire, una volta che vengono decisi i vari parametri. Si nota che l’analisi si basa sulla situazione precedente alla dotazione della funzione di sicurezza prevista: si nota inoltre di fare riferimento al concetto di Macchina a nudo in §4.1.4

 

Nella precedente edizione della ISO 13849-1, il parametro P era divisa in due parametri: uno per la probabilità di avvenimento dell’evento pericoloso, chiamato “O”, e uno per la possibilità di evitarlo, chiamato “P”.

Un esempio su come usare il grafico

Facendo riferimento a una pressa caricata manualmente

·       La conseguenza di un evento pericoloso è un infortunio serio e irreversibile àS2·       Un operatore è esposto al pericolo diverse volte al giorno àF2·       Non è possibile evitare un pericolo o limitarne il danno causato da un evento pericoloso àP2 L’analisi della tabella A.1 mostra che il valore di PLr è e.