Terminologia

Ultima modifica: 24/07/2023

In Nord America, quando si parla di misure di riduzione del rischio, si utilizza una terminologia diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere nelle norme ISO 12100 e, in generale, nella maggior parte delle norme tecniche armonizzate alla Direttiva Macchine:

B11.0: 2023   ISO 12100: 2010
[B11.0: 2023] 3.40 Inherently safe by design:

una misura progettuale che riduce il rischio e che, in caso di malfunzionamento, non aumenta il rischio per le persone.

  [ISO 12100: 2010] 3.20 Inherently safe design measure – Misura di protezione integrata nella progettazione:
Misura di protezione che elimina i pericoli o riduce il rischio associati ai pericoli modificando le caratteristiche di progettazione o di funzionamento della macchina senza l’uso di ripari o dispositivi di protezione.

 

[B11.0: 2023] 3.23 Engineering controls:

Protezioni o dispositivi e parti del sistema di controllo associate alla sicurezza (SRP/CS) utilizzati per ridurre il rischio.

 

  [ISO 12100: 2010] 3.21 Safeguarding – protezione:

Misura di protezione che utilizza mezzi di protezione per proteggere le persone dai pericoli che non possono essere ragionevolmente eliminati o dai rischi che non possono essere sufficientemente ridotti mediante misure di protezione integrate nella progettazione.

 

[B11.0: 2023] Administrative controls:

misure utilizzate per ridurre i rischi, informando operatori e manutentori dei rischi residui attraverso procedure e formazione, o attraverso l’uso di cartellonistica e/o dispositivi di protezione individuale (DPI).

 

  [ISO 12100: 2010] 3.22 Information for use – informazioni per l’uso:

Misura di protezione che consiste in mezzi di comunicazione (per esempio testo, parole, segni, segnali, simboli, diagrammi) utilizzati separatamente o in combinazione per trasmettere informazioni all’utilizzatore.

 

La sicurezza intrinseca della progettazione è il primo e più importante passo per la riduzione del rischio.

L’esperienza ha dimostrato che anche i controlli ingegneristici ben progettati possono fallire, essere resi inefficaci e che le istruzioni per il corretto utilizzo dei macchinari possano non essere seguite.

Tra i metodi esemplificativi per eliminare i pericoli mediante la progettazione vi sono, a titolo esemplificativo, i seguenti:

  • eliminare parti, condizioni ed eventi pericolosi;
  • ridurre l’energia, la forza e/o la velocità disponibile o accumulata attraverso mezzi che non siano suscettibili di un malfunzionamento che aumenti il rischio di danni;
  • modificare, contenere o reindirizzare il modo/il luogo in cui l’energia viene rilasciata (valvola di sicurezza);
  • reindirizzare i processi o i pericoli;
  • collocazione all’interno di una sezione inaccessibile, permanente e sostanziale della macchina, o collocazione in un’area elevata o su una balconata inaccessibile (metodo di salvaguardia della posizione sicura);
  • riprogettazione o automazione dei compiti per eliminare l’interazione umana o la manipolazione diretta;
  • riconfigurazione o modifica di macchinari o attrezzature;
  • eliminare i punti di contatto aumentando le distanze;
  • progettazione ergonomicamente corretta (ad esempio, abbassando la massa, evitando posture scomode, etc.);
  • eliminazione di spigoli vivi, punti di taglio o bordi sfalsati.

I controlli tecnici si dividono in tre tipi:

  • Controlli ingegneristici – funzioni di controllo: Funzioni di sicurezza associate ai controlli tecnici (protezioni o dispositivi) destinati a ridurre il rischio. Tra gli esempi si possono citare: funzioni di arresto; reset di sicurezza; sospensione delle funzioni di sicurezza (sospensione manuale, muting); funzioni di rilevamento variabile (commutazione del campo di rilevamento); avvio del dispositivo di rilevamento della presenza.
  • Controlli tecnici – dispositivi (dispositivo di salvaguardia): Un dispositivo che fornisce protezione da uno o più pericoli impedendo o rilevando l’esposizione alla zona pericolosa. Ne sono un esempio i seguenti: dispositivi di interblocco; dispositivi a barriera mobile; dispositivi di rilevamento della presenza; comandi di azionamento; dispositivi di abilitazione; dispositivi di arresto di emergenza.
  • Controlli tecnici – ripari: Una barriera che fornisce protezione da un pericolo. Tra gli esempi si possono citare: protezioni fisse; protezioni mobili; protezioni interbloccate; protezioni regolabili; protezioni autoregolanti; protezioni parziali; protezioni perimetrali; protezioni sul nascere; protezioni per la trasmissione di potenza.

Questa suddivisione non è presente nelle norme ISO, anche se tutti e tre i concetti sono utilizzati anche nelle norme di tipo A, B e C armonizzate alla direttiva macchine.

I controlli amministrativi includono, ma non si limitano a:

  • mezzi di sensibilizzazione (barriere, segnali, cartelli e segnaletica);
  • metodi amministrativi di salvaguardia;
  • procedure e formazione (informazioni per l’uso, procedure di lavoro sicure, ispezioni, formazione e controllo dell’energia pericolosa);
  • strumenti (attrezzature di fissaggio e utensili manuali);
  • dispositivi di protezione individuale (DPI).
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