Il concetto di macchinario a nudo

Ultima modifica: 01/08/2023

Quando si svolge la valutazione dei rischi di un macchinario, indipendentemente dal fatto che si utilizzi la norma ISO 12100 o la B11.0, è molto utile impiegare il concetto di “macchinario a nudo”.

Se si esegue la valutazione del rischio di una macchina che è già in funzione, si deve immaginare quella macchina come se fosse priva di protezioni. La macchina può avere un riparo fisso per proteggere da un movimento meccanico pericoloso: bisognerebbe quindi immaginare la macchina senza quel riparo e, per esempio, porsi la domanda "con che frequenza quel riparo deve essere aperto?".

 

Se la risposta è una volta al giorno, allora il riparo fisso non è la tipologia di protezione corretta. Sarebbe più adeguato installare una protezione interbloccata.

Senza questo approccio di “macchinario a nudo”, non sarebbe stato possibile valutare correttamente il rischio di quello specifico movimento meccanico.

Questo è chiaramente indicato in una nota informativa:

[B11.0: 2020] 6.3 Identify tasks and hazards

I comportamenti ragionevolmente prevedibili e i rischi associati devono essere identificati per tutte le fasi del ciclo di vita della macchina.

Nota informativa 3: Il processo di valutazione dei rischi include l'identificazione dei pericoli indipendentemente dall'esistenza di misure di riduzione del rischio.  La macchina non deve essere considerata sicura così come viene consegnata e protetta.  Per verificare che tutti i pericoli siano stati considerati, l'identificazione dei pericoli dovrebbe essere condotta con tutte le misure di riduzione del rischio (compresi i controlli tecnici e la formazione specializzata) concettualmente rimosse.  Questo per confermare che i pericoli non siano ignorati a causa del presupposto che le misure di riduzione del rischio fornite siano adeguate ad ogni comportamento, compreso l'uso improprio ragionevolmente prevedibile.

Le misure di riduzione del rischio esistenti che aiutano a raggiungere un rischio accettabile possono essere mantenute dopo averne valutato le prestazioni. Questa decisione sarà confermata durante la fase di convalida/verifica della riduzione del rischio (vedi 6.8).

Se una valutazione del rischio completa viene consegnata con la macchina, può essere utilizzata come punto di partenza per la valutazione del rischio dell'utente.

Nella norma ISO 12100 il seguente linguaggio invita ad usare lo stesso approccio.

[ISO 12100: 2010] 5.4 Identificazione dei pericoli

Dopo la determinazione dei limiti della macchina, il passaggio essenziale di qualsiasi valutazione dei rischi della macchina è l'identificazione sistematica dei pericoli ragionevolmente prevedibili (pericoli permanenti e quelli che possono apparire inaspettatamente), delle situazioni pericolose e/o degli eventi pericolosi durante tutte le fasi del ciclo di vita della macchina, cioè: […]

Solo quando i pericoli sono stati identificati è possibile intervenire per eliminarli o per ridurre i rischi. Per l’identificazione dei pericoli, è necessario identificare le operazioni che la macchina deve eseguire e le mansioni delle persone che interagiscono con la macchina, tenendo conto delle diverse parti, dei meccanismi o delle funzioni della macchina, dei materiali da lavorare, se previsti, e dell'ambiente in cui la macchina può essere utilizzata.

L'ultima edizione della norma ISO 12100 risale al 2010. In realtà, il testo è lo stesso dell'edizione del 2003! Ricordate che nel 2010 le ISO 12100-1, ISO 12100-2 e ISO 14121-1 sono state riunite in un’unica norma generale di "Valutazione e riduzione del rischio", senza apportare alcun cambiamento significativo nel linguaggio delle tre norme.

La norma ISO 12100 ha quindi circa 20 anni e avrebbe bisogno di un "bel revamping".

Il problema è che, essendo citata da così tante norme, una nuova edizione avrebbe un impatto significativo su quest'ultime. La nuova edizione sarebbe necessaria non per cambiare significativamente l'approccio, ma per aggiornare il linguaggio a nuovi concetti come l'accesso con tutto il corpo, le misure di riduzione del rischio da usare invece delle misure di protezione, lo spazio protetto invece della zona di pericolo ecc.

Infine, sarebbe opportuna anche la spiegazione del concetto di “macchinario a nudo”.

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