Nuova Edizione 2019

Ultima modifica: 03/03/2023

Storia

I requisiti di questo standard nel corso degli anni si sono sempre più allineati con quelli degli standard internazionali (ISO e IEC) ed europei (EN) al fine di cercare di raggiungere un livello simile di riduzione del rischio. Le principali differenze riguardano i diversi metodi e approcci analitici impiegati, ANSI prevede inoltre numerose indicazioni e altre informazioni relative alla sicurezza che vanno oltre quanto contenuto nella ISO discostandosi dalla sua natura “direttiva”.

La creazione dello standard è avvenuta nel 1990. La seconda revisione, dopo quella del 1997, approvata dall'ANSI nel 2003, è stata un’importante riscrittura che includeva l’aggiornamento di alcuni dati. La versione del 2010 conteneva già nuovi requisiti e informazioni, tra cui: protezione perimetrale, funzione di muting, bypass, arresto di emergenza con funi/cavi, Pulsante di abilitazione a tre posizioni, dispositivi "hold-to-run", dispositivo di rilevamento presenza (PSDI).

Il gruppo di lavoro, di cui GT-Engineering fa parte, ha elaborato la nuova versione della norma pubblicata ad Ottobre 2019. Molte sono le novità previste: il tradizionale termine “protezione” è stato sostituito con il termine "misure di riduzione del rischio" e gli allegati informativi sono stati ampliati.
L'intento è quello di mantenere un alto livello di sicurezza per le funzioni legate alla sicurezza, ma anche consentire una riduzione del rischio fattibile giustificata attraverso il processo di una valutazione del rischio documentata che soddisfi la necessaria riduzione del rischio. 

Novità della nuova edizione

La nuova edizione (Ottobre 2019) di ANSI B11.19 è il risultato di un processo di revisione durato oltre quattro anni. La prima riunione si è tenuta a Maggio 2015 a Minneapolis e l'ulima a Marzo 2019.

Il risultato di questa revisione è uno standard che ha più che raddoppiato le dimensioni rispetto all'edizione precedente. 
Si è cercato di avvicinarsi alla struttura della norma internazionale ISO 12110: le misure di riduzione del rischio incluse nel nuovo standard seguono lo stesso metodo dei tre passaggi. Tuttavia, il secondo step della riduzione del rischio, chiamato "Engineering Controls" include un’ampia scelta di tecniche di riduzione e le misure sono state ulteriormente suddivise con un focus più specifico per ciascun sottoinsieme.

Per aiutare il lettore con il nuovo format dello standard, in particolare per i lettori che hanno familiarità con la precedente edizione 2010, è stato introdotto un allegato: Allegato P che fornisce confronti sia dal vecchio al nuovo che dal nuovo al vecchio delle edizioni 2010 e 2019, e inoltre mette in evidenza argomenti introdotti nell'ultima edizione. 

Nella nuova edizione sono anche presenti modifiche terminologiche. Un esempio è nel titolo precedentemente denominato "“Performance Criteria for Safeguarding", il titolo è ora" “Performance Requirements for Risk Reduction Measures."

Il motivo è che le precedenti edizioni di ANSI B11.19 includevano il termine "safeguarding" sebbene le tecniche per la riduzione non sono limitate al solo step 2 della gerarchia. 

A causa del progresso sempre crescente, lo standard ha anche cercato di allinearsi introducendo degli allegati che specificano il concetto di raggiungimento di una condizione sicura tra cui:

Annex J – Measurement & Calculation of System Performance to Achieve a Safe Condition 
Annex K – Achieving a Safe Condition 
Annex L – Safety Functions for Power Drive Systems 
Annex M – Supplier Information for Time and Distance to Achieve a Safe Condition

In sostanza, il nuovo standard integra in un solo documento tutti gli strumenti che il costruttore di macchinari (o l’utilizzatore – in USA la distinzione non è così netta come da noi) ha a disposizione per ridurre il rischio per le persone che lavorano sul macchinario. Ci si è inoltre allineati con altri standard, riducendo i conflitti nella terminologia e introducendo nuove misure o approcci non affrontati in nessun altro standard. 

 

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