Misure per la riduzione del rischio

Ultima modifica: 03/03/2023

 I rischi devono essere ridotti utilizzando la gerarchia di controllo descritta nelle Tabella 3 — The Hazard Control Hierarchy (ANSI B11.0)

Misure integrate nella progettazione

Queste misure sono definite come:

a design measure that reduces risk, which is not susceptible to a malfunction that will increase the risk of harm.

Una progettazione sicura rappresenta il primo e più importante passo del processo di riduzione dei rischi. È riconosciuto che le misure integrate nella progettazione sono le più efficaci se applicate fin dall'inizio per la progettazione di una nuova macchina.

In questa prima fase per la riduzione del rischio è necessario :

  • considerare i fattori geometrici e gli aspetti fisici (es:evitare punti che possono provocare schiacciamenti, tagli e intrappolamenti);
  • selezionare la tecnologia più appropriata;
  • limitare l'esposizione ai pericoli (es: automazione operazioni carico /scarico);
  • rispettare i principi ergonomici.

La norma fornisce ad esempio indicazioni sugli spazi minimi per evitare lo schiacciamento includendo requisiti della norma ISO 13854.

Engineering Controls

Le misure di progettazione sicure sono spesso difficili da attuare man mano che avanza il ciclo di vita della macchina. Invece, possono essere forniti Engineering Controls per prevenire l'accesso a pericoli che non possono essere eliminati.

Engineering Controls- Guards

La norma definisce come "guard" una barriera che fornisce protezione da un pericolo.

Le protezioni includono ripari fissi, mobili, interbloccati, regolabili, ripari parziali, perimetrali ecc..

Se il pericolo riguarda una parte della macchina a cui non è necessario accedere, questa dovrebbe essere protetta mediante una protezione fissa. L'Allegato E di ANSI B11.19, fornisce le indicazioni sulla distanza di sicurezza delle protezioni in base a dove è posizionato il pericolo.

La nuova versione della norma fa una chiara distinzione tra la parte mobile di una protezione  nterbloccata e il dispositivo di interblocco. Questa distinzione evidenzia che per ridurre il rischio possono essere utilizzate anche protezioni mobili senza dispositivi di interblocco, purché siano fissate in modo sicuro e da impedire regolazioni non autorizzate

Sono inoltre disponibili molti dispositivi che permettono di rilevare la presenza di una persona che entra o si trova all’interno di una zona pericolosa. La scelta dello strumento migliore dipende da una serie di fattori, tra cui:

  • Frequenza di accesso,
  • Tempo di arresto della parte pericolosa,
  • Importanza del completamento del ciclo della macchina, ecc.

Le protezioni mobili, possono essere interbloccate.  Le protezioni interbloccate possono anche essere con blocco del riparo per impedire l’accesso alla macchina durante il ciclo e quando la macchina impiega molto tempo per fermarsi.

I dispositivi di rilevamento accesso come barriere fotoelettriche, tappeti sensibili e laser scanner vengono spesso selezionati quando gli operatori devono accedere frequentemente alla zona. 

Engineering Controls- Control functions

Le protezioni, come sopra descritte, sono generalmente associati alle funzioni di sicurezza. Una funzione di sicurezza deve impedire l'avvio di movimenti pericolosi della macchina fino a quando l'errore non viene corretto e fino a quando il sistema di controllo viene ripristinato.

Le funzioni di sicurezza devono intervenire in tempo per evitare che l’operatore possa raggiungere il punto di pericolo. 

Engineering Controls- Devices

Un aspetto essenziale per la scelta di un dispositivo di protezione è lo spazio disponibile. È necessario garantire che lo stato pericoloso possa essere eliminato in tempo prima di raggiungere il pericolo.
La distanza minima necessaria dipende dalle dimensioni e dal tipo del dispositivo di protezione.

La norma B11.19 fornisce tabelle e formule che aiutano nella scelta del dispositivo più adatto.

La norma indica per la prima volta anche i requisiti per le chiavi interbloccate allineandosi con la norma tecnica ISO/TS 19837

Administrative Controls

Infine è possibile applicare ulteriori misure di riduzione del rischio per ridurre ulteriormente il rischio a un livello considerato accettabile.
Tali misure rappresentano il terzo ed ultimo step poiché sono essenzialmente dipendenti da azioni o comportamenti umani. Tuttavia, se utilizzati in combinazione con altre misure della gerarchia precedentemente menzionate, secondo il processo di valutazione del rischio, aiutano l'ulteriore riduzione del rischio a un livello accettabile. 

 Esempi sono: 

  • Avvertimenti: permettono di informare le persone di eventuali rischi residui che non sono stati eliminati mediante progettazione o dispositivi di protezione. Tali dispositivi includono avvisi, allarmi, segnali visivi e segnali acustici che possono essere utilizzati per avvertire di un evento pericoloso imminente. La nuova versione della norma ha introdotto un allegato informativo per stabilire parametri da utilizzare per gli avvertimenti (es: colori…) quando utilizzati per la riduzione del rischio. 
  • Formazione e procedure
  • Supervisione: senza supervisione, le misure  della  gerarchia applicate precedentemente, possono  essere eluse, rendendo vano tutto l'impegno. 
  • Dispositivi di protezione individuale (DPI): utilizzati per ridurre i rischi residui che non possono essere affrontati con altre misure di riduzione del rischio. 
  • La norma include tra gli Administrative Controls anche il controllo dell'energia pericolosa dal momento che il LOTO si basa su un'azione e un comportamento umano. L'appoccio utilizzato è quello di ASSE Z244.1-2016 
Sicurezza nella robotica collaborativa
Non esiste un "robot collaborativo". Questa è una delle prime dichiarazioni di chi lavora nella robotica collaborativa. Il motivo è che ...